Alunno del Cannizzaro Tempo che inondar si volle nell’accudir del dire, la vita dell’infante si avviò al suo predire. L’amor dell’era si appropria dell’esser suo, tra il viver del fu e il ritrovar del tuo. Fugge il tempo al soffiar del vento, che il crescer suo lo avanza allor contempo. Il camminar dell’era si arroga di cultura, perché la vita sua si appresta a crescere di natura. L’Istituto Cannizzaro padron fu dell’esistenza, tra il dire e il fare con la sua presenza. Tempo del tempo a seguir del tempo, la tecnologia di lui si appropriò allor contempo. Insegnanti e compagni a lui gli furon cari, che il divulgar di loro divennero basilari. E mentre gli anni fuggon a lor cospetto, diplomato oggi sei al finir gli fu detto.
Mario Piticchio
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